10 Lug FESTA DEL LAGO DI COMO: la rievocazione storica dello sbarco dei rifugiati a Varenna
LAGO DI COMO – Dopo la rievocazione storica dell’incendio dell’Isola Comacina la Festa del Lago si è spostata a Varenna. I comuni di Tremezzina e Varenna uniti dalla storia anche quest’anno hanno collaborato con successo alla realizzazione della spettacolare Festa del Lago offrendo la rievocazione storica dell’incendio dell’Isola Comacina del 1169 e dello Sbarco a Varenna degli isolani. Un evento suggestivo che ha origini antiche a cui non mancare almeno il prossimo anno per chi non ha avuto ancora la fortuna di assistervi: da segnare in agenda!
Prima la scenografica Sagra di San Giovanni con migliaia di spettatori che hanno assistito alla rievocazione dell’incendio dell’Isola Comacina con gli incredibili fuochi d’artificio poi, a pochi giorni di distanza, la rievocazione dello sbarco a Varenna. Un altro spettacolo pirotecnico emozionante reso unico dalla location d’eccezione offerta da questa terra con le montagne a fare da cornice e ad amplificare lo spettacolo da vedere almeno una volta nella vita. Lo sbarco rievoca la notte del 1169, notte di San Giovanni, quando l’Isola Comacina ad opera del Barbarossa e delle milizie comasche venne devastata ed infine incendiata obbligando gli isolani a fuggire con le barche verso Varenna che li accolse e da allora venne chiamata INSULA NOVA.
Un vero e proprio spettacolo come ogni anno attesissimo e ben riuscito, un mix sapiente di musica, degustazione di piatti tipici e specialità locali, la storia con la rievocazione dello sbarco dei rifugiati dall’Isola Comacina, luci e colori con i fuochi d’artificio che hanno colorato e illuminato il bellissimo quanto famoso nel mondo Lago di Como.
BREVE EXCURSUS STORICO:
“Nei primi decenni del XII secolo, la rivalità tra Como e Milano per l’egemonia e il controllo delle principali vie di comunicazione e dei passi alpini portò nel 1118 alla Guerra dei Dieci Anni. Nel conflitto tra Como e Milano, l’Isola Comacina si schierò a favore del capoluogo lombardo e così fecero quasi tutti i Comuni del Lario. Per ben due volte l’Isola Comacina subì la peggio dai comaschi: nel 1119 e nel 1124. La rivincita, completa e devastante, giunse nel 1127: Como cadde sotto assedio e vide entrare gli esultanti soldati dell’Isola. L’amara sconfitta indusse i comaschi ad approfittare della spedizione in Italia di Federico Barbarossa per allearsi con lui in funzione anti-milanese. Dopo aver distrutto il capoluogo lombardo, l’Isola si trovò alla mercé di Como: venne invasa, data alle fiamme e rasa al suolo. Era il 1169. L’Isola non rinacque più e i pochi superstiti si trasferirono a Varenna, allora “Insula Nova”. Como, colpevole di aver distrutto anche le chiese dell’isola subì una scomunica da Papa Alessandro III. Barbarossa, volendo accertarsi che la Comacina non potesse più risorgere in tutta la sua potenza, in un decreto del 1172 proibì in via assoluta la ricostruzione del castello dell’isola.” (fonte: www.isola-comacina.it )
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