Come vendere un appartamento in 16 giorni - Angelo Acquafresca
423
post-template-default,single,single-post,postid-423,single-format-standard,cookies-not-set,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-title-hidden,qode_grid_1300,qode-content-sidebar-responsive,qode-theme-ver-9.2,wpb-js-composer js-comp-ver-4.11.2.1,vc_responsive

Come vendere un appartamento in 16 giorni

Lunedì, 14 ottobre, 2013 – pubblicato da associazione italiana home stager.

In un mercato crisi, con compravendite e mutui in riduzione, ciò che aumenta generalmente è il tempo necessario a vendere un immobile. Ma con opportuni interventi e qualche ritocco è ancora possibile trovare un compratore anche in poche settimane.

E’ il caso proposto dai nostri collaboratori dell’associazione italiana home stager.

Un progetto di home staging di successo, realizzato da More Value, Milano, società associata a staged homes. Un appartamento di 85mq in zona corso Sempione a Milano è stato rilanciato al fine di venderlo.

Prima di intervenire con lo staging, l’immobile è stato trasformato da bilocale in trilocale con cucina a vista. Finiture di stile con un arredamento che non solo suggerisce, valorizza ma soprattutto evidenzia gli spazi.

Messo in vendita a fine giugno 2013, un periodo normalmente “fermo”,  l’immobile è stato venduto in 16 giorni; facendo risparmiare tempo e denaro al proprietario che ha scelto di distinguere la sua proprietà dalle altre sul mercato, e di darle quella marcia in più che lo staging sa aggiungere!

Senza andare troppo nel dettaglio, ci basta uno sguardo alle foto dell’appartamento per comprendere la validità e l’efficacia delle scelte fatte:

il salotto: colori chiari, con tonalità diverse che sono state riprese anche nei piccoli dettagli – il grigio della parete visibile sulla destra nella foto del “dopo” è lo stesso della trama della carta da parati sulla sinistra; e lo ritroviamo nella scritta sul tavolo! sicuramente non un caso la scelta dei piccoli accessori abbinati al tono.

Il grigio da solo può rendere un ambiente freddo, a volte clinico, e vista la scelta del pavimento in legno, e di un tono più caldo, le sedie e il tavolino sono stati inseriti perfettamente, unendo materiali diversi attraverso il colore, filo conduttore dell’operazione si noterà che l’ambiente, mentre suggerisce chiaramente l’utilizzo degli spazi con i mobili ben disposti, comunque non risulta imponente – indizi: cornice vuota, vasi vuoti, scaffali perlopiù liberi.

Una delle chiavi dello staging è di non appesantire l’ambiente, di lasciare spazio all’immaginazione sono i valori intangibili che fanno la differenza, in termini di design; è spesso lo spazio negativo, quindi quello vuoto, che crea il valore aggiunto. Ciò che l’ambiente ci trasmette – serenità, luminosità, leggerezza, accoglienza.

Sensazioni che possiamo trasmettere in mille modi e con materiali, colori e forme diversi. Tuttavia, scelti e accoppiati in maniera da creare un’atmosfera armoniosa ed equilibrata. Sta qui, la bravura dello stager professionista, nel progettare avendo già in mente la sensazione e l’emozione che mira a trasmettere.

Due punti: immaginate questo salotto se non ci fossero la cornice vuota e il divano. Probabilmente non ci mancherebbero a prima vista, però: primo, l’ambiente risulterebbe più piccolo, perché il divano evidenzia il vero spazio a disposizione, e funziona come misura di riferimento per l’occhio umano. Capiamo già dalla foto le dimensioni del salotto, che, lasciato vuoto risulterebbe molto più piccolo. La cornice vuota stimola la nostra immaginazione – c’è da aggiungere, da completare, da creare. L’acquirente inizia ad immaginare e se tutto va bene, s’innamora, giustamente, della casa presentata in tale maniera.

Tags: