Singapore combatte la bolla immobiliare. E penalizza gli stranieri residenti - Angelo Acquafresca
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Singapore combatte la bolla immobiliare. E penalizza gli stranieri residenti

 

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Il penultimo intervento risale a gennaio scorso quando il Governo di Singapore ha tentato di raffreddare la corsa dei prezzi delle abitazioni colpendo gli stranieri residenti con un aumento del 5% della tassa di registro, da versare nel caso avessero deciso di acquistare la loro prima casa nella ricca repubblica asiatica. Dalla seconda compravendita in poi l’aliquota da applicare è stata invece più che triplicata: dal 3 al 10%, in modo da disincentivare il più possibile gli investimenti nel mattone residenziale da parte dei cosiddetti foreign permanent residents. Poi, di fretta e furia a fine agosto, la messa a punto, da parte del ministero dello Sviluppo nazionale in accordo con il Consiglio che si occupa delle politiche abitative, di un pacchetto nuovo di zecca – l’ultimo di una lunghissima serie di restrizioni che si sono succedute dal 2010 ad oggi; si veda a questo proposito lo schema in allegato della successione temporale delle manovre riassunte da Knight Frank). Questa volta destinato solo agli alloggi pubblici ed entrato in vigore immediatamente. Da una parte quattro interventi per facilitare l’acquisto della prima casa costruita dallo Stato alle famiglie a basso reddito, con regolare cittadinanza a Singapore. Dall’altra tre novità per ostacolare ancora di più i proprietari stranieri, che d’ora in avanti dovranno aspettare almeno tre anni dalla data in cui hanno ottenuto lo status di residenti per poter acquistare un immobile pubblico (mentre fino a ieri le operazioni su immobili di edilizia statale non erano sottoposte a nessun vincolo temporale rispetto al rilascio del permesso di soggiorno). Stretta di vite anche sui finanziamenti: l’erogazioni di mutui bancari non potranno avere una durata superiore ai 25 anni (dal limite precedente di 30 anni), mentre il mortgage servicing ratio rispetto al reddito dell’acquirente è stata ridotto dal 35 al 30%. –

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